Palazzo Te, secondo la testimanianza di Giorgio Vasari doveva essere "un poco di luogo da potervi andare e ridurvisi tal volta a desinare, o a
Il palazzo, edificato e decorato tra il 1525 e il 1535, è il capolavoro dell'allievo prediletto di Raffaello, Giulio Romano, artefice unico e geniale che lo concepì come luogo destinato all'ozio del principe committente, Federico II Gonzaga, e ai fastosi ricevimenti degli ospiti più illustri.